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Oltre l'Orizzonte

Associazione per la promozione del benessere psichico

"È grave essere diversi?"
"È grave sforzarsi di essere uguali: provoca nevrosi, psicosi, paranoie. È grave voler essere uguali, perché questo significa forzare la natura, significa andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi e le foreste del mondo non ha creato una sola foglia identica a un'altra."
- Paulo Coelho, Veronica decide di Morire -

Il modello biomedico e il modello psicosociale a confronto

Il ruolo degli psicofarmaci

Quesito inviato da Kira Pellegrini a Laura Guerra riguardo alle affermazioni del dott. Andrea Fagiolini sulla depressione  al Convegno del Coordinamento Toscano (5 dicembre 2020)

Quesito di Kira Pellegrini: In Toscana è molto difficile affrontare il tema della riduzione dei farmaci, non solo con gli operatori dei servizi ma anche con i familiari. Venerdì 5 dicembre 2020 ho partecipato al convegno annuale del Coordinamento Toscano delle associazioni per la salute mentale. È stato trasmesso in streaming ed è consultabile su YouTube. Sono rimasta colpita dall’intervento del dott. Andrea Fagiolini perché ha affermato che la depressione è una malattia medica e che i farmaci sono necessari. Ti allego la registrazione dei tre minuti in modo che tu senta direttamente quanto afferma. Io stimo questo psichiatra e quanto afferma viene preso per oro colato da noi. Puoi darmi la tua opinione? Sono conciliabili le due posizioni? Grazie. Kira

Risposta di Laura Guerra

La visione degli squilibri chimici come causa della sofferenza psichica fa parte del modello bio-medico od organicista dei disturbi psichici.

Secondo questo modello l’ansia, la depressione, la psicosi, l’ADHD e tutte le altre forme di sofferenza psichica sono viste come malattie del cervello, caratterizzate da squilibri chimici da riequilibrare con gli psicofarmaci.

Noi di Mad in Italy e Mat in Italy, insieme a molti movimenti indipendenti tra cui Mad in America e la rete internazionale MIA global, CEPUK (Council for Evidence-Based Psychiatry), Critical Psychiatry, sosteniamo invece il modello psicosociale, che vede i disturbi psichici come una manifestazione della sofferenza psicologica della persona, originata dalle relazioni e dall'ambiente sociale in cui è vissuta o vive.

I due modelli sono tra loro in contrapposizione. 

Il modello bio-medico od organicista non è sostenuto attualmente da alcuna evidenza scientifica, non è cioè mai stato osservato o dimostrato alcuno squilibrio chimico del cervello, mentre per quanto riguarda il modello psicosociale ci sono molte evidenze che lo sostengono. 

Al suo sostegno ci sono i dati del metodo finlandese Open Dialogue, americano Soteria House e di tutte le persone che sono riuscite a risolvere i loro problemi con la psicoterapia e con interventi psicosociali. 

Il modello psicosociale non esclude l'uso degli psicofarmaci, ma li considera come un aiuto per gestire i sintomi, non come una cura per guarire da una "malattia". 

Per questo il loro uso dovrebbe essere limitato nel tempo, in quanto a lungo termine portano alla cronicizzazione dei sintomi e alla comparsa di effetti collaterali anche importanti. 

P. S. Le alterazioni biologiche che il Dr. Fagiolini elenca nel video, come ad es. le alterazioni del sistema immunitario, della temperatura ed altre ancora, andrebbero viste come conseguenze di un disturbo psicologico di partenza, come spiega Peter Gotzsche, cofondatore della Cochrane Collaboration in una delle interviste che abbiamo pubblicato su Mad in Italy.Laura Guerra è laureata in Scienze Biologiche e ha conseguito il dottorato di ricerca in Farmacologia all'Università di Ferrara. Si interessa dei trattamenti psicofarmacologici nel contesto psicosociale del disagio emotivo. Pone particolare attenzione ai problemi dell'età giovanile e infantile.
Recentemente ha tradotto il libro di Peter Breggin "La sospensione degli psicofarmaci. Un manuale per i medici prescrittori, i terapeuti, i pazienti e le loro famiglie", e “Le pillole più amare storia inquietante degli psicofarmaci” di Joanna Moncrieff. è amministratrice del sito internet e del gruppo facebook “Mat in Italy”.

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